MI ABBANDONO’ NEL NOVILUNIO di Anna Achmàtova
Mi abbandonò nel novilunio
il mio amico diletto. Che farci !
Scherzava:”Funambola,
come vivrai fino a maggio?
Gli risposi come a un fratello
senza gelosia, senza lagnarmi,
ma per me non potranno supplire alla perdita
i quattro mantelli nuovi.
Sia pure terribile il mio cammino, sia pure rischioso,
ancora più terribile è il cammino dell’angoscia …
Com’è bello il mio ombrellino cinese, sono lustrate col gesso le scarpette.
L’orchestra suona un allegro,
e le labbra si atteggiano al sorriso.
ma il cuore sa, il cuore sa
che il quinto palco è vuoto .
1912,da “Sera”
«Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati» «Dove andiamo?» «Non lo so, ma dobbiamo andare» Jack Kerouac
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