POESIE di Muhammad Iqbal
IL PROFUMO DELLA ROSA
Una hùri, sotto una pergola del Giardino del Cielo disse fremente:
« Nessuno mai m’ha parlato di quel che c’è sotto le stelle!
Non comprendo che cosa sia l’alba; che cosa il tramonto, che siano il giorno e la notte;
e quel che dicono Nascita e quel che chiamano Morte, mi danno stupore strano alla mente! »
Così si fece onda d’aromi e alitò da un cespo di rose, scese dal cielo su questa terra fatta d’oggi e di ieri.
Aprì gli occhi e si fece bocciolo; e sorrise un istante, e fu rosa; e foglia a foglia lenta si disfece sopra la terra.
E quando rivolò nel cielo, libera il piede dai ceppi, ne rimase, ricordo, un sospiro.
E l’hanno chiamato profumo.
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