Ionica di Constantinos Kavafis
Se abbiamo abbattuto le loro statue
se li abbiamo scacciati dai loro templi
non per questo gli dèi sono morti.
O terra di Ionia, sei tu ch’essi amano ancora.
Quando il mattino d’agosto ti avvolge tutta
nella tua aria passa un vigore di quella loro
vita e una figura d’efebo, indecisa,
immateriale, a volte corre via veloce
sull’alto delle tue colline.
(traduzione di Margherita Dalmàti e Nelo Risi, Einaudi 1968)
Ph.: dal film Morte a Venezia
(f.g)
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