Erano giorni di Franco Guglielmino
Erano giorni
che giorni non erano
che giorni non erano
lasciati andare
alla deriva
come relitti
dello scheletro
di una barca in disuso
alla deriva
come relitti
dello scheletro
di una barca in disuso
Erano notti
che notti non erano
bruciate dall'attesa
dell'impossibile
come fantasmi
che di vivo mostravano
due labbra socchiuse
e nient'altro
dell'impossibile
come fantasmi
che di vivo mostravano
due labbra socchiuse
e nient'altro
rosse ciliege d'inverno
E inseguivo il tuo respiro
per luoghi ignoti
per luoghi ignoti
naufrago di terra ferma
finché ebbi respiro
per gridare il tuo nome
per gridare il tuo nome
e poi tacqui!
Ph.: Antonio Mora
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