domenica 8 febbraio 2015

Carl Gustav Jung


175


La tempesta che soffiava contro di me era il tempo, che scorre senza tregua verso il passato, e senza tregua, allo stesso modo, ci incalza alle calcagna. È un potente risucchio che attira in sé, avidamente, tutto ciò che vive: possiamo solo sfuggirgli – per poco – tendendo in avanti. Il passato è terribilmente reale e presente, e afferra – chiunque non sappia riscattarsi con una risposta soddisfacente.


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