IL MIO... FINALE RIVISITATO DELLA PRIMA CANTICA DANTESCA
(spero che Dante si faccia una risata...)
[...]
Lo duca e io per quel cammino ascoso
intrammo a ritornar nel chiaro mondo;
e sanza cura aver d'alcun riposo,
salimmo sù, el primo e io secondo,
tanto ch'i' vidi de le cose belle
che porta 'l ciel, per un pertugio tondo.
E quindi uscimmo a riveder le stelle.
(Finale rivisitato...)
E la prima che apparve all'orizzonte
in tutto il suo splendor fu del Cane
Maioris la prima figlia che, bifronte,
nasconde il suo doppio con filigrane
perché sia lei ad apparire più bella
anticipando modernità freudiane.
E quando lo duca di quella consorella
mi svelò il mistero: "è Sirio che splende
e darà il suo nome a quella particella
che sarà una compagna delle tue vicende
umane dandoti l'illusione che la vita
possa esser vissuta anche se ti pende
sul capo una spada che se anco abbellita
è pur sempre un pegno che dovrai pagare
e allor vorresti mutarti in calamita".
A questo punto indietro volli tornare.
Ph.: Foto dal web (composizione)
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