lunedì 21 gennaio 2013

CARO AMORE di Fabrizio De Andrè


Caro amore 

nei tramonti d'aprile 
caro amore 
quando il sole si uccide 
oltre le onde 
puoi sentire piangere e gioire 
anche il vento ed il mare. 


Caro amore 
così un uomo piange 
caro amore 
al sole, al vento e ai verdi anni 
che cantando se ne vanno 
dopo il mattino di maggio 
quando sono venuti 
e quando scalzi 
e con gli occhi ridenti 
sulla sabbia scrivevamo contenti 
le più ingenue parole. 

Caro amore 
i fiori dell'altr'anno 
caro amore 
sono sfioriti e mai più 
rifioriranno 
e nei giardini ad ogni inverno 
ben più tristi sono le foglie. 

Caro amore 
così un uomo vive 
caro amore 
e il sole e il vento e i verdi anni 
si rincorrono cantando 
verso il novembre a cui 
ci vanno portando 
e dove un giorno con un triste sorriso 
ci diremo tra le labbra ormai stanche 
"eri il mio caro amore".

(f.g)

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