venerdì 22 febbraio 2013

COSE SPECIALI di Antonella Trapani


COSE SPECIALI di Antonella Trapani



Respiro piano l’odore del mare,
osservo il cielo, so che è ora di andare.
Non so come ho fatto, ma ho imparato a volare,
un posto mi attende, ci devo tornare.
È lontano a parole, 
ma lo si può ancora sfiorare.

Tu sei già lì, 
… mi hai voluta aspettare.
Ho bisogno di te,
ma ti posso solo guardare.

Restiamo in silenzio, senza fiatare.
Le parole pesano come macigni,
non si riescono a usare.
Faccio due passi e ti vengo a toccare.
Mi guardi e sorridi… sai che non si può fare.

Allora mi fermo, mi passo una mano sul viso,
… vorrei farmi abbracciare.
Non dici nulla e non mi puoi consolare.
Ti fisso negli occhi… non si può neanche provare.

Volevi fossi felice, non lo riesco a scordare.
Dicevi di essere forte e di non smettere mai di sognare.
Ci ho provato tutto la vita… a volte ho fallito,
ma forse è normale.

Mi fai cenno con la testa che è ora di andare.
Mi trema la voce, vorrei solo restare,
stringerti forte e magari tornare.

Ma in certi luoghi si può solo “passare”.
Allunghi una mano, mi vuoi accarezzare.
Mi faccio piccola piccola… se si potesse...
non sentirei questo male.

Non ti ho mai visto piangere, 
ma lo stai quasi per fare.
Ti faccio segno di no, 
bisogna provare a star bene,
… continuare ad amare.

Riprendo le ali, so che devo tornare.
Ti sorrido, mi volto e sono di nuovo qui al mare.
Tra tutte le cose sei stato la più speciale…
papà… ora lasciami andare.

(a.t)

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