da IL LIBRO DELL'INQUIETUDINE di Fernando Pessoa
28.
Tutto quello che ho pensato, tutto quello che ho sognato, tutto quello che ho fatto e che non ho fatto: tutto se ne andrà in autunno, come i fiammiferi usati che ricoprono il pavimento in diversi sensi, o i fogli di carta appallottolati in palline false, o i grandi imperi, tutte le religioni, le filosofie con le quali si sono baloccati i bambini sonnolenti dell'abisso. Tutto quanto fu la mia anima, dalle mie aspirazioni più nobili fino alla povera casa dove abito, dagli dèi che ho avuto al mio principale, il signor Vasques: tutto se ne va in autunno, tutto nell'autunno, nella tenerezza indifferente dell'autunno. Tutto nell'autunno, sì, tutto nell'autunno...
(f.g)
«Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati» «Dove andiamo?» «Non lo so, ma dobbiamo andare» Jack Kerouac
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