lunedì 23 settembre 2013

LE TUE MANI di Lilith


LE TUE MANI di Lilith








Non riesco a sciogliere



i nodi ancora intatti



dei giorni vissuti insieme



e a volte mi chiedo:



come si sarebbero dipanati



quei fili intrecciati



nelle notti di luna piena



che, filtrando attraverso



le persiane socchiuse,



disegnavano sui nostri corpi



arabeschi di memorie?

Le mie mani cercavano



di seguirne il tracciato



lungo la linea delle spalle



e le forme vellutate del



tuo seno di giovane amante



e ti lasciavi accarezzare



e mi lasciavo accarezzare.

Io lo facevo per il piacere



che ciò mi procurava



ma tu, non solo per questo,



l'ho compreso solo adesso,



tu volevi conservare



anche con quei gesti



il ricordo del mio corpo



accanto al tuo disteso:



le tue mani, infatti,



si soffermavano a sfiorare



anche le più piccole pieghe:


le tue mani erano la tua memoria.


Cosa sarebbe accaduto



se non te fossi andata 



inseguendo la notte che



lentamente si tramutava



in una livida alba?



Non più la tua alba.




Ero immatura per la mia età,



poi dovetti crescere in fretta



e sai quanto mi costò.




Ma mi chiedo sempre,



e te lo chiedo,



come sarebbe stata la



nostra vita?




...ed è solo un tocco leggero



di due mani delicate che mi



rispondono ma non riesco



a tradurle in parole, non ancora.



(f.g)

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