da L'INFINITO NEL PALMO DELLA MANO di Gioconda Belli
“Se non avessimo mangiato quel frutto,” disse lei fissandolo negli occhi, “non avrei mai assaggiato un fico o un’ostrica, non avrei visto l’Araba Fenice risorgere dalle sue ceneri, non avrei conosciuto la notte, né avrei saputo cosa significa sentirmi sola quando tu non ci sei; non avrei sentito il mio corpo, gelato anche in mezzo alle fiamme, che si scaldava appena pronunciavi il mio nome e avrei continuato a vederti nudo senza sussultare e non avrei mai saputo come è bello quando scivoli dentro di me come un pesce che inventa il mare.”
(f.g)
Art.: Daniela Ventrone - Olio su tela
«Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati» «Dove andiamo?» «Non lo so, ma dobbiamo andare» Jack Kerouac
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Post in evidenza
"Versi e prose in piena Libertà" il blog: IL RITORNO DI LILITH di Joumana Haddad
"Versi e prose in piena Libertà" il blog: IL RITORNO DI LILITH di Joumana Haddad : IL RITORNO DI LILITH di Joumana Haddad...
-
IL RITORNO DI LILITH di Joumana Haddad Alle sette donne che vivono in me Gatti selvatici s’incontr...
-
Enheduanna (III millennio a.C.) lezione dell’University Museum di Filadelfia. Il disco ci mostra una figura femminile di sacerdotess...
Nessun commento:
Posta un commento