Complessa. Con tutti i nodi sottopelle. Protuberanze scellerate che creano collegamenti impervi per arrivare al cuore. E lì sviscero gli accartocciamenti più sublimi, perché le solitudini sconfinano arrivando solo ai fianchi di un ipotetico desiderio che non è una voglia, ma solo l'immaginazione che va esprimendosi con dettagli feroci. E la mia ferocia si sveste, quando dolce si siede sul tuo ricordo. Mi rende sdrucciolevole ogni certezza. Perché eri tu la mia notte al caldo. Il braccio che mi sosteneva i sogni in cui mi perdevo e non ricordavo.
Il Cielo Sopraleviole
«Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati» «Dove andiamo?» «Non lo so, ma dobbiamo andare» Jack Kerouac
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