sabato 22 febbraio 2014

ISABELLA SANTACROCE

ISABELLA SANTACROCE

Lui m’ha raccolta.

Come l’ha fatto.

L’ha fatto con quella delicatezza che
non avevo mai visto.

L’ha fatto con grazia.
Quasi fossi un cristallo
che un niente può rompere.

Ed era diverso dalla colluttazione dei corpi che conoscevo.
Dal modo in cui mi prendevano senza rispetto.

E in quel momento ho capito che c’era dell’altro per una donna.
E per la prima volta ho sentito la dolcezza di un uomo.
E ho pensato che quello era il mio sogno grandissimo.
Stavo stretta nelle sue braccia.
Un angelo a sollevare la derelitta.

Io sul suo petto.
Infilata come una spilla.

(a.t)

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