mercoledì 16 luglio 2014

EROS di Edith Irene Södergran

EROS di Edith Irene Södergran

Eros, tu il più crudele di tutti gli dei,
perché mi hai condotto alla terra oscura?
Quando crescono, le fanciulle
sono escluse dalla luce
e gettate in uno spazio oscuro.
La mia anima non stava sospesa come una stella felice
prima d'esser attratta nella tua corona rossa?
Vedi, sono legata mani e piedi,
senti, sono costretta in tutti i miei pensieri.
Eros, tu il più crudele di tutti gli dei:
io non fuggo, non aspetto,
soltanto, soffro come un animale.

(da La terra che non è - 1925, postumo)

(f.g)

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