Gli Dei, se sono giusti nella loro ingiustizia, ci conservino i sogni anche quando sono impossibili e ci diano sogni buoni anche se meschini. Oggi, che non sono ancora vecchio, posso sognare isole del Sud e Indie impossibili; domani forse gli Dei mi daranno il sogno di essere padrone di un piccolo spaccio di tabacchi o pensionato in una casetta della periferia. Qualsiasi sogno è lo stesso sogno, perché tutti sono ugualmente sogni. Che gli Dei cambino a loro piacimento i miei sogni, ma non il dono di sognare.
(f.g)
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