venerdì 25 aprile 2014

L'AURORA DI MARTA di Manca Mirella

L’AURORA DI MARTA di Manca Mirella

Marta vive in un dondolo
che precipita, sulla via del Martirio.
E’ già avvezza a sensuali carezze
di quel giuoco in cui è stata iniziata.
Conosce le turbe più scure
soggiogata da sembianze paterne.
Ha lasciato che tutto filasse
pure sé,
la natura puntuale, le citava di esser precoce.
Non ha dolo l’infante del suadente supplizio.
Non ha dolo, l’han presa.
L’han deposta nell’oltre distorto,
fra le coltri macchiate, col baratto di pochi denari.
E lei vola stordita, su quell’altalena
che la porta anche al parco,
e brevi
gli immondi guadagni, ripone nel sacco
accostandoli ai visi morbosi.
S’immerge nelle frotte gioconde
scuotendo i capelli di seta e
rincorre una palla impazzita
con gli strilli che frizzano in gola.
Non ha dolo l’infante
sono istanti felici, spensierati di bimba.
Fino a quando, un ingordo
con sguardo da orco, la appella e conduce
di nuovo
nella stanza ammantata di tende.
Non ha dolo l’infante, se cigola in volo.
Non ha dolo. S’è smarrita all’aurora.

Mirella Manca - Tutti i diritti riservati ©-22 aprile 2014

Foto di Sibylle Bergemann ©

(f.g)

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