giovedì 12 giugno 2014

Era una notte... di FRANCO GUGLIELMINO

Era una notte d'agosto
e una stella cometa
si lamentava del suo destino:

"le mie sorelle hanno
la loro chioma adornata
con raggi splendenti
e viaggiano per l'universo
ammantate d'eterno
ed io partorita dalla stessa
madre sono soltanto
un sporca palla di neve"

"dovrei trovare il Signore
della Luce e avvicinarmi
ai suoi raggi a debita distanza
attenta a non farmi tentare

il suo calore mi scioglierà
e allora potrò anch'io
avere la mia chioma
e vestire la veste nuziale
dal lungo strascico d'argento"

"ma ho perso la strada e
ogni punto di riferimento"

Fu allora che il silenzio
che l'avvolgeva fu rotto
da queste parole
trasportate da un vento di luce:

"vieni fanciulla ti aspettavo
dalla notte dei tempi

vieni bella fra le belle

le mie mani si poseranno
sul tuo corpo di vergine
per avvolgerlo interamente
e ti sussurrerò le più belle
parole d'amore e di ardente
passione, vieni il candido
letto nuziale è già pronto"

Incantata da quelle parole
la palla di neve
pervasa da un fremito
mai conosciuto prima
si avvicinò sempre più

e quando i raggi del Sole
tramutarono i suoi capelli
in una chioma luminosa
si ricordò che doveva fuggire
ma le lusinghe di quelle parole
l'avevano ormai stregata

e lasciò che il suo corpo
si sciogliesse in un'unico
infinito orgasmo d'amore.

La Luna che aveva assistito
a tutta la scena sorrise e
fra se: "un'altra c'è cascata"

(franco)


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