Era una notte d'agosto
e una stella cometa
si lamentava del suo destino:
"le mie sorelle hanno
la loro chioma adornata
con raggi splendenti
e viaggiano per l'universo
ammantate d'eterno
ed io partorita dalla stessa
madre sono soltanto
un sporca palla di neve"
"dovrei trovare il Signore
della Luce e avvicinarmi
ai suoi raggi a debita distanza
attenta a non farmi tentare
il suo calore mi scioglierà
e allora potrò anch'io
avere la mia chioma
e vestire la veste nuziale
dal lungo strascico d'argento"
"ma ho perso la strada e
ogni punto di riferimento"
Fu allora che il silenzio
che l'avvolgeva fu rotto
da queste parole
trasportate da un vento di luce:
"vieni fanciulla ti aspettavo
dalla notte dei tempi
vieni bella fra le belle
le mie mani si poseranno
sul tuo corpo di vergine
per avvolgerlo interamente
e ti sussurrerò le più belle
parole d'amore e di ardente
passione, vieni il candido
letto nuziale è già pronto"
Incantata da quelle parole
la palla di neve
pervasa da un fremito
mai conosciuto prima
si avvicinò sempre più
e quando i raggi del Sole
tramutarono i suoi capelli
in una chioma luminosa
si ricordò che doveva fuggire
ma le lusinghe di quelle parole
l'avevano ormai stregata
e lasciò che il suo corpo
si sciogliesse in un'unico
infinito orgasmo d'amore.
La Luna che aveva assistito
a tutta la scena sorrise e
fra se: "un'altra c'è cascata"
(franco)
«Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati» «Dove andiamo?» «Non lo so, ma dobbiamo andare» Jack Kerouac
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Post in evidenza
"Versi e prose in piena Libertà" il blog: IL RITORNO DI LILITH di Joumana Haddad
"Versi e prose in piena Libertà" il blog: IL RITORNO DI LILITH di Joumana Haddad : IL RITORNO DI LILITH di Joumana Haddad...
-
IL RITORNO DI LILITH di Joumana Haddad Alle sette donne che vivono in me Gatti selvatici s’incontr...
Nessun commento:
Posta un commento