Fuori da me,
nello spazio,
errante,
la musica dolente di un valzer;
dentro me,
profondamente nel mio essere,
la musica dolente del tuo corpo;
e in tutto,
vivendo l’istante di tutte le cose,
la musica della notte rischiarata.
Il ritmo del tuo corpo nel mio corpo…
Il dolce giro di valzer lontano,
titubante…
i miei occhi che bevono i tuoi occhi,
il tuo viso.
E il desiderio di piangere,
che giunge da tutte le cose.
(a.t)
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