venerdì 20 novembre 2015

da COME LA CORDA DEL POZZO di Candido Panebianco

da COME LA CORDA DEL POZZO di Candido PanebiancoALESSANDROCome segno del destino Alessandro aveva un occhio scuro ed...

Posted by Versi e prose in piena Libertà on Giovedì 4 settembre 2014

mercoledì 18 novembre 2015

Poesia di Lytton Bell

Poesia di Lytton Bell





Sii capace di piangere senza sforzo o vergogna.
Ama tua madre.
Fuma erba in cortile.
Fa’ tardi alle riunioni di lavoro perché ti sei fermato
per ammirare un pettirosso.
Indossa stoffa scozzese.

domenica 15 novembre 2015

Edith Sitwell (1887-1964)








Edith Sitwell (1887-1964)

Cuore e mente


Disse il Leone alla Leonessa - "Quando sarai polvere d'ambra, -
Non più fuoco furioso come il calore del Sole
(Senza piacere ma tutto lussuria) -
Ricorda ancora la fioritura d'ambra e sangue e osso,
Il fremito dei muscoli splendenti come un mare,
Ricorda i pruni di rosa di zampe risplendenti
Anche se noi più non saremo amanti
Finché il fuoco di quel sole e il cuore e l'osso freddo di luna non saranno uniti".


Disse lo Scheletro che giaceva sulle sabbie del Tempo -
"Il gran pianeta d'oro che è il lamentevole caldo del sole
E' più grande di ogni oro, più potente
Del corpo fulvo di un Leone che il fuoco consuma
Come tutte le cose che crescono e balzano... e così il cuore
E' più potente di tutta la polvere. Una volta fui Ercole
O Sansone, forte come i piloni dei mari:
Ma le fiamme del cuore mi consumarono, e la mente
Non è che un folle vento".


Disse il Sole alla Luna - "Quando sarai una vecchiaccia solitaria e bianca
Ed io un Re morto nella dorata armatura da qualche parte in un oscuro bosco,
Ricorda solo questo del nostro amore senza speranza:
Mai finché il Tempo non sarà consumato
Il fuoco del cuore e il fuoco della mente si potranno unire".










sabato 14 novembre 2015

Fabrizio De Andrè - La ballata degli impiccati

TRATTO DA "La ballata degli impiccati" di FABRIZIO DE ANDRE'Tutti morimmo a stentoingoiando l'ultima vocetirando...

Posted by Versi e prose in piena Libertà on Sabato 14 novembre 2015

Friedrich Nietzsche, Al di là del bene e del male, 1886

PAROLE PAROLE PAROLE PAROLE..Gli uomini che ora sono crudeli devono essere da noi considerati come gradi...

Posted by Versi e prose in piena Libertà on Sabato 14 novembre 2015

"Liberté", l'urlo di libertà di Paul Eluard

"Liberté", l'urlo di libertà di Paul EluardSui miei quaderni di scolaroSui miei banchi e sugli alberiSulla sabbia e...

Posted by Versi e prose in piena Libertà on Sabato 14 novembre 2015

TU....PIU' DELL'AMORE.... di Anileda Xeka


TU....PIU' DELL'AMORE.... di Anileda XekaTi ho cucito addosso in ogni centimetro del mio corpo della mia mente Come una seconda pelle ed ho ancora fame ho ancora sete(a.c,)
Posted by Versi e prose in piena Libertà on Venerdì 13 novembre 2015

giovedì 5 novembre 2015

IL PESCATORE DI LAMPEDUSA di Franco Guglielmino

Il pescatore di LampedusaEran diciotto, eran giovani e forti,e sono morti.Me ne andavo un mattino convinto di...

Posted by Franco Guglielmino on Domenica 24 agosto 2014

venerdì 23 ottobre 2015

Pablo Neruda

Un giorno da qualche parte, in qualche posto inevitabilmente ti incontrerai con te stesso...

Posted by Versi e prose in piena Libertà on Venerdì 23 ottobre 2015

martedì 13 ottobre 2015

Genova antica fra bordelli e case chiuse

Genova antica fra bordelli e case chiuse


da IL SECOLO XIX di Genova

Genova - Genova antica tra bordelli e case chiuse. Un itinerario tra alcune di quelle che erano le zone “a luci rosse” della città, dal Medioevo fino all’ abolizione nel 1958. Alla scoperta di un aspetto della Superba poco conosciuto, tra vicoletti oscuri, piazzette nascoste e palazzi nobiliari. Il tour tra le antiche dimore delle lucciole genovesi è organizzato da Genova Cultura, associazione che ogni mese, con un ricco calendario di incontri tematici con esperti del settore, intende attrarre pubblici diversi alla scoperta della Genova meno conosciuta.




In parte è la Genova che più amava Fabrizio De Andrè e voglio ricordarlo con una delle sue più belle canzoni: Via del Campo.




Romeo Lucioni – Leticia Lucioni - Il valore della donna, la scomparsa della Dea, la Rinascita, il Risveglio.

Il valore della donna, la scomparsa della Dea, la Rinascita, il Risveglio.

di
Romeo Lucioni – Leticia Lucioni


Si può considerare ormai accettato il riconoscimento del valore della donna come “Dea Madre”, fondamento della nascita della civiltà Micenea o Minoica in un periodo che va da 35.000 a 20.000 anni a.C.



Questa “supremazia culturale”, dimostrata anche dagli innumerevoli monili scolpiti in marmo,viene cancellata dalle invasioni barbariche (i Kurpan) che si generarono dalla presenza stessa civiltà umanistica e dello sviluppo tecnologico della metallurgia del rame e del bronzo.

martedì 6 ottobre 2015

UN GIORNO A BARBARANO di Patrizia Elia

UN GIORNO A BARBARANO di Patrizia Elia

I nomi dei protagonisti sono del tutto casuali. La descrizione di Palazzo Serafini corrisponde piuttosto alla casa di Ipazio Elia. E per il resto é stato con immenso affetto che ho ambientato la storia a Barbarano, il paese dei miei nonni e di mio padre. Patrizia Elia

La lama netta e precisa della luce d’agosto divideva in parti uguali il cortile di palazzo Serafini.
Gli elettricisti e gli operai del comune erano in effervescenza , sulla piazza antistante, per montare le luminarie della festa del Patrono, San Lorenzo. 

domenica 4 ottobre 2015

FERITE A MORTE di Serena Dandini - Il senso dell’onore

FERITE A MORTE di Serena Dandini
Collaborazione ai testi e alle ricerche di
Maura Misiti


Il senso dell’onore

Ma l’onore, signori miei, l’onore,
che cos’è l’onore?
Pietro Germi, Divorzio all’italiana

Dai, vieni con me, non avere paura, devi solo raccontare la tua storia, non ti mangia nessuno. Niente, si vergogna, non vuole, è rimasta timida anche dopo il trapasso.
Io invece non lo ero prima e non lo sono ora, guarda che lo devi raccontare tu come sei volata nel paradiso di Allah, mica posso farlo io che sono di Caltanissetta. Tanto per cominciare, diglielo tu che di vergini qui neanche l’ombra, siamo tutte donne con una certa esperienza! E non te la prendere, era solo una battuta… Eppure quando siamo da sole ci fai sempre ridere! È brava lei a raccontare, dai, dicci almeno quella del talebano con la bocca larga…

lunedì 28 settembre 2015

NON SONO GLI ANNI di Antonella Trapani

NON SONO GLI ANNI di Antonella Trapani



Non sono gli anni che passano… 

è quello che ho dentro che non smette mai di cercare…
che non si arrende,

che ferma la notte negli occhi di chi vuole lo stesso vedere,
che afferra il vento tra le dita di chi riesce ancora a sentire…

Non sono gli anni che passano…
è questo cuore che cerca sempre quel battito,
un rumore in mezzo al silenzio,
le emozioni che fanno girare la testa… 
mentre urlano che sono viva.

Non sono gli anni che passano…
sono io che guardo indietro solo per ricordare,
ma che ho l’orizzonte davanti, 
dove il cielo si perde nel mare.

Non sono gli anni che passano…
è la mia vita che non vuole aspettare
ma che rincorre sempre un sorriso, 
una carezza, un abbraccio… tutta la voglia di amare.

Non sono gli anni che passano… 
è ciò che sono, che ho imparato finalmente a sfiorare 
senza ferirmi… senza farmi del male…

martedì 22 settembre 2015

OGNI NOTTE di Franco Guglielmino




Ogni notte
l'attesa si colora
di riflessi di bario

ti avvicini vestita
d'argento
e nei tuoi occhi 
mi specchio

vorrei cogliere
il tuo segreto
di vergine infedele

ma tu geli il mio 
sguardo col
tuo sorriso dapprima
tagliente che
man mano si veste
di parole invitanti: 

"sei il primo, che aspetti?
ho conservato per te 
intatto il mio imene"

so che fingi ma fingo
di crederci

e poi lentamente ti
spogli: bianco è il tuo
corpo -riflesso lunare-

e fra le cosce ondulate
in uno scrigno di nero 
velluto un rubino 
risplende

Intanto la notte scolora
e seppur con dolore
ti lascio svanire:

"sarà per un'altra volta
mia dolce Kore
il grano non è ancora
maturo e non ho
abbastanza spighe
per una corona 
che sia degna di te"

mercoledì 16 settembre 2015

Ogni parola... di Franco Guglielmino


Ogni parola scrittao soltanto pronunciatasussurrata con amore urlata con rabbiaa volte accennata disperata o...
Posted by Versi e prose in piena Libertà on Venerdì 13 giugno 2014

Nathalie - Vivo sospesa




SIAMO DEI di Franco Guglielmino

Siamo DeiNel nostro essere Umanici portiamo dentrotutti gli Dei dell'Olimpo.Noi siamo figli del Caosdal cui...

Posted by Versi e prose in piena Libertà on Mercoledì 16 settembre 2015

Poesia di Milla Filippone

Proteggimi concentratidentro questo abbraccio.Scavami con le bocca il respiroe dai un corpo ai baci che...

Posted by Versi e prose in piena Libertà on Mercoledì 16 settembre 2015

mercoledì 2 settembre 2015

Luigi Pirandello dalla raccolta Novelle per un anno – I pensionati della memoria

Luigi Pirandello dalla raccolta Novelle per un anno – I pensionati della memoria



 Bella fortuna, la vostra! Accompagnare i morti al camposanto e ritornarvene a casa, magari con una gran tristezza nell’anima e un gran vuoto nel cuore, se il morto vi era caro; e se no, con la soddisfazione

martedì 1 settembre 2015

Lasciami Entrare di John Ajvide Lindqvist (nato in Svezia nel 1968)


Foto di John Ajvide Lindqvist

A Blackeberg, quartiere degradato alla periferia ovest di Stoccolma, il ritrovamento del cadavere completamente dissanguato di un ragazzo segna l’inizio di una lunga scia di morte. Sembrerebbe trattarsi di omicidi rituali, ma c’è anche chi pensa all’opera di un serial killer.

lunedì 31 agosto 2015

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi di CESARE PAVESE

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi di CESARE PAVESE

Foto anonima
*
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi-
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,
un grido taciuto, un silenzio.
Così li vedi ogni mattina
quando su te sola ti pieghi
nello specchio. O cara speranza,
quel giorno sapremo anche noi
che sei la vita e sei il nulla

Per tutti la morte ha uno sguardo.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
Sarà come smettere un vizio,
come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,
come ascoltare un labbro chiuso.
Scenderemo nel gorgo muti.

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi è una poesia di Cesare Pavese pubblicata nella raccolta omonima, edita postuma nel 1951 dopo il suicidio dell’autore. Il testo è incentrato sulla delusione amorosa patita per l’attrice americana Constance Dowling e costituisce una importante tappa all’interno dell’attività poetica di Pavese, dopo i versi di Lavorare stanca del 1936.



Verrà la morte e avrà i tuoi occhi, dieci testi (di cui due in lingua inglese: To C. from C. e Last blues, to be read some day).

L’ultimo verso suona  come il preannuncio di una morte silenziosa, di uno silenzioso sprofondamento nel “gorgo” dell’oblio. Il tono di congedo dalla vita si trova anche in Last blues, to be read some day, che chiude la raccolta:

Last blues, to be read
some day

'T was only a flirt
you sure did know ‒
some one was hurt
long time ago.
All is the same
time has gone by ‒
some day you came
some day you'll die.

Some one has died
long time ago ‒
some one who tried
 but didn't know.

11 aprile '50



Ultimo blues, da leggere quando vorrai

E' stata solo una storia
sono certo che lo sapevi
(ma) qualcuno è stato ferito
tanto tempo fa

E' sempre la stessa cosa
il tempo è passato
un giorno arrivi
un giorno te ne andrai

Qualcuno è morto
tanto tempo fa
qualcuno che ci ha provato
ma non conosceva (le regole)

Ph.: - Foto anonima
        - Cesare Pavese
        - Constance Dowling   

Alcune note dal web

giovedì 27 agosto 2015

IL CANTICO DEI CANTICI

MILLA FILIPPONE

Potrei essere un cerchio.Da percorrere scivolandomi.Invece ho troppi spigoli da smussare. Da addolcire.E chi...

Posted by Versi e prose in piena Libertà on Venerdì 30 maggio 2014

PAOLO GIORDANO DA "LA SOLITUDINE DEI NUMERI PRIMI"

PAOLO GIORDANO DA "LA SOLITUDINE DEI NUMERI PRIMI"Era stanca, di quella stanchezza che sa dare solo il vuoto.Si...

Posted by Versi e prose in piena Libertà on Venerdì 30 maggio 2014

Tratto dal blog LADY-BARCOLLANDO

Tratto dal blog LADY-BARCOLLANDOQuando mi manca qualcosavado a riprendermela.Stanotte sono andata a riprendermi il...

Posted by Versi e prose in piena Libertà on Giovedì 29 maggio 2014

NICCOLO' AMMANITI dal romanzo "TI PRENDO E TI PORTO VIA"

NICCOLO' AMMANITI dal romanzo "TI PRENDO E TI PORTO VIA".Nella vita le cose passano sempre, come in un fiume. Anche...

Posted by Versi e prose in piena Libertà on Giovedì 29 maggio 2014

IL PALPITO di LAURA LODI

IL PALPITO di LAURA LODIIl nostro tempo si immobilizzae si espande dentro e fuori ela materia si scioglie intorno a...

Posted by Versi e prose in piena Libertà on Giovedì 29 maggio 2014

Dostoevskij Fëdor

"Nétochka Nezvànova" il romanzo incompiuto di Fjòdor Mikhàjlovich DostòevskijTrama: Nétochka, la protagonista, che...

Posted by Versi e prose in piena Libertà on Giovedì 29 maggio 2014

DAVIDE RAFFALDI

Così van le cose ....s'impara più da un erroreche dal resto Un errore insegna molto presto!(d.r.)*

Posted by Versi e prose in piena Libertà on Giovedì 29 maggio 2014

DAVIDE RAFFALDI


In quella stanza io e teNull'altro contavaLa nostra presenza bastavaa riempire il silenzio Nei nostri...
Posted by Versi e prose in piena Libertà on Giovedì 29 maggio 2014

DAVIDE RAFFALDI

Non fu certo per rabbia O per dolore che chiusiA te le porte del mio cuoreMa la delusione fu taleDa non poterlo...

Posted by Versi e prose in piena Libertà on Giovedì 29 maggio 2014

Anne Elisabeth de Noailles

da Poème de l’amour, Paris, Fayard, 1924di Anne-Elisabeth de Noailles (1876-1933)Nelle tenebre di Verona Si sente...

Posted by Versi e prose in piena Libertà on Giovedì 29 maggio 2014

ALDA MERINI

ALDA MERINI 



Il più grande dono che possa ricevere una donna è il miracolo della sua mente. Chi dice che la verità della donna è limitata, che non se ne deve tenere conto? Invece la donna è piena di profezie, nelle sue mani c’è il destino del mondo.

Poesia in forma di rosa

"L'enfance" - Jacques Brel from Poesie in forma di rosa on Vimeo.

AMELIA ROSSELLI

C'è come un dolore nella stanza di AMELIA ROSSELLIda "Documento" (1966-1973)C'è come un dolore nella stanza, edè...

Posted by Versi e prose in piena Libertà on Mercoledì 28 maggio 2014

ANAIS NIN

ANAIS NIN In te adoravo la mia stessa fiamma.(a.t)

Posted by Versi e prose in piena Libertà on Mercoledì 28 maggio 2014

Un Amore


UN AMOREUn amore, un grande amore, uno di quelli che dura tutta la vita. Un amore che anche oggi farebbe gridare allo...
Posted by Versi e prose in piena Libertà on Mercoledì 28 maggio 2014

Blog esterno

sabato 22 agosto 2015

LES FLEURS DU MAL di Charles Baudelaire


LES FLEURS DU MAL di Charles Baudelaire



I nostri peccati sono testardi, vili i nostri pentimenti; ci facciamo pagare lautamente le nostre confessioni e ritorniamo gai pel sentiero melmoso, convinti d'aver lavato con lacrime miserevoli tutte le nostre macchie.

lunedì 17 agosto 2015

Bambina Siriana di FRANCO GUGLIELMINO

Negli occhi di questa bambina siriana si può leggere tutto e niente, la paura e la speranza, di sicuro una tristezza...

Posted by Versi e prose in piena Libertà on Sabato 15 agosto 2015

PIER PAOLO PASOLINI Tu splendi sopra un sogno...

PIER PAOLO PASOLINITu splendi sopra un sogno,buio sole:chi vuole non sapere,vuole sognare(a.t)
Posted by Versi e prose in piena Libertà on Domenica 16 agosto 2015

Pelle di Luna di LILITH


Pelle di Luna di LILITH Ci sono ricordiche ti si attaccanoaddosso come unaseconda pelleo un soprannome.Uno di...
Posted by Versi e prose in piena Libertà on Lunedì 17 agosto 2015

domenica 16 agosto 2015

La sfinge di Franco Guglielmino

La sfingeIAncora due giorni son trascorsinella valle di Gizahe il germoglio del deserto è fiorito!Forse verrà...
Posted by Versi e prose in piena Libertà on Giovedì 17 luglio 2014

giovedì 13 agosto 2015

NON È UN PAESE PER DONNE Racconti di straordinaria normalità -Mondadori Editore

NON È UN PAESE PER DONNE
Racconti di straordinaria normalità

Nel 2011 usciva un libro "Non è un paese per donne (Racconti di straordinaria normalità)" che cercava di raccontare la condizione femminile nel nostro paese attraverso la voce di quattordici scrittrici italiane.
Un libro che consigliamo di leggere perché è ancora attuale e alla fine ci sarebbe da chiedersi se in questi ultimi tre anni qualcosa sia cambiata.

martedì 11 agosto 2015

Vladimir Majakovskij, Il flauto di vertebre

 Il flauto di vertebre


FLAUTO DI VERTEBRE

di Vladimir Majakovskij (1893-1930)


PROLOGO
A tutti voi

che siete piaciuti e piacete,

come icone custoditi nella grotta dell’anima,

levo, come calice di vino in un brindisi,

il cranio riempito di versi.
Sempre più spesso penso:

giovedì 6 agosto 2015

Stabat Mater di Franco Guglielmino

Stabat Mater



Stava la madre
col dolore fatto carne
mentre le ferite sul costato
erano occhi che piangevano
sangue.

E i ricordi che voleva
tenere lontani la
riportarono nei giardini
accanto alla fonte

"Myrhiàm posso aiutarti
ad alleviare il tuo fardello"

e mentre con gentilezza
si fece carico della brocca
colma d'acqua
le sfiorò appena il rossore
delle guance.

Aveva il volto di un angelo
scolpito dal desiderio
e insieme, la stessa notte,
fecero tacere i grilli
mentre in lontananza
i pastori dormivano:
l'alba li colse di sorpresa.

Nonostante il dolore
mentre stringeva a se
quel corpo senza vita
colse nei suoi occhi
lo stesso sguardo di suo padre.

"perché mi abbandonasti?
ti avrei seguito ovunque
se me lo avessi chiesto-
non sarei stata costretta
ad inventare la storia
che tutti si aspettavano
e oggi
avremmo avuto accanto
un figlio vivo e non il
Figlio di Dio morto per sempre"

L'alba la colse di sorpresa
quando l'ultima lacrima
bagnò le labbra secche
di quel figlio nato dall'Amore.

Stabat mater...

Ph.: Man Ray

mercoledì 5 agosto 2015

Ho un esubero di nuvole - Milla Filippone

Ho un esubero di nuvole


in questo cielo
spesso in mutamento.
Spezzetto l’Aria
e la bellezza si ammucchia
in quell'allusione che fa la differenza
dalle tracce impercettibili.
Ecco che accade.
Muta.
La dispersione
silenziosa
dell’Anima.

martedì 28 luglio 2015

Io non voglio solo il meglio di te di Niccolò Ammaniti

Io non voglio solo il meglio di te di Niccolò Ammaniti




Io non voglio solo il meglio di te.
Io voglio tutto di te,
ti voglio la mattina, accanto a me
spettinata e con gli occhi gonfi,
ti voglio in pigiama
e con le coperte fino al collo,
ti voglio nervosa,
capricciosa,
non voglio solo il meglio di te,
voglio il peggio,
soprattutto quello

venerdì 24 luglio 2015

Murakami Haruki da Kafka sulla spiaggia

Murakami Haruki  da  Kafka sulla spiaggia



Sollevo la T-shirt di Sakura, e poso le mani sui suoi morbidi seni. Stringo fra le dita i suoi capezzoli, come se girassi le manopole di una radio. Il mio pene eretto preme contro le sue cosce. Ma questa volta lei non emette suono. Anche la sua respirazione si mantiene regolare. Immagino che sia immersa nel mondo dei sogni. Di nuovo sento il gracchiare di un corvo. Ancora una volta mi sta inviando un messaggio, ma io non sono in grado di decifrarne il senso.
Il corpo di Sakura è caldo, e umido di sudore come il mio. Con un gesto deciso, tento di farle cambiare posizione. La giro lentamente verso di me. Ecco, adesso giace supina. Fa un’espirazione profonda, ma ancora non dà segno di volersi svegliare. Appoggio l’orecchio alla sua pancia, piatta come una carta da disegno, e cerco di sentire l’eco dei suoi sogni nel labirinto che c’è lí sotto.
La mia erezione non passa. Anzi, sembra che debba durare in eterno. Abbasso le mutandine di cotone di Sakura. Lentamente, gliele sfilo dai piedi. Poi poso il palmo della mano sui peli del suo pube, spingendo piano le dita all’interno. Lí è caldo, e umido in modo invitante. Muovo con dolcezza le dita. Sakura ancora non si sveglia. Si limita, sognando, a fare un profondo sospiro.

lunedì 20 luglio 2015

L’ISTERIA IN 50 CITAZIONI tratte da scritti e seminari di Jacques Lacan

L’ISTERIA IN 50 CITAZIONI tratte da scritti e seminari di Jacques Lacan

4. "L’hystérique interroge l’autre, un maître, et le met au pied du mur de produire un savoir sur elle-même."

4. “L’isterica interroga l’altro, un padrone, e lo costringe − spalle al muro − a fabbricare un sapere su se stessa”.


(f.g)

P.: Francesca Woodman *


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Amalia Bautista - Andata e ritorno

Amalia Bautista - Andata e ritorno


ama


Quando andiamo incontro all'amore
andiamo tutti bruciando.
Abbiamo papaveri sulle labbra
e una scintilla di fuoco negli occhi.
Sentiamo il sangue
pulsare nelle tempie, nell'inguine, nei polsi.
Doniamo e riceviamo rose rosse
e rosso è lo specchio della stanza in penombra.


Quando ce ne andiamo dall'amore, appassiti,
respinti, colpevoli
o soltanto assurdi,
ritorniamo più pallidi, più freddi.
Con gli occhi sbarrati, più capelli bianchi
e i globuli bianchi alle stelle,
siamo uno scheletro e la sua sconfitta.


Ma continuiamo a camminare.


(da 'Tres deseos', 2006)

L’ISTERIA IN 50 CITAZIONI tratte da scritti e seminari di Jacques Lacan

L’ISTERIA IN 50 CITAZIONI tratte da scritti e seminari di Jacques Lacan4. "L’hystérique interroge l’autre, un maître,...

Posted by Versi e prose in piena Libertà on Lunedì 20 luglio 2015

domenica 19 luglio 2015

Dedicata ad una Amica di Franco Guglielmino

Dedicata ad una Amica di Franco Guglielmino


Mi manchi, amica mia,
mi manca il tuo sorriso
che non conosco.
la tempesta dei tuoi occhi
che diventa canto
di risacca, quando il mare
si acquieta in solitudine.

Mi manca la tua forza
e la tua libertà che
conquisti ogni giorno
chiudendo a chiave
ferite di ricordi.

Mi manca il tuo essere
fragile che nascondi
per non apparire come sei.

Mi mancano le tue albe,
avvolte nel silenzio,
passate a rincorrere la luce,
quella luce riflessa
delle stelle che lasciasti
per donarti.

Mi mancano i tuoi segreti
che non conoscerò
e che per questo
mi invento ogni volta,
e ogni volta sono diversi
perché tu li affidi
al lato oscuro della Luna.

Mi manchi tu, amica mia...

Ph.: Francesca Woodman

sabato 18 luglio 2015

FOLLIA di NIZAR QASSANI

FOLLIA di NIZAR QASSANI


fo


Quando ti cancellai
dal libro dell’amore
ignoravo di annullare
metà della mia vita.

venerdì 17 luglio 2015

FOLLIA di NIZAR QASSANI

FOLLIA di NIZAR QASSANI Quando ti cancellai dal libro dell’amore ignoravo di annullare metà della mia vita.d.a

Posted by Versi e prose in piena Libertà on Venerdì 17 luglio 2015

POESIA DI MILLA FILIPPONE

E' tutto il Mare che mi porto dentro quel sollievo in superficie che alimenta anche il Vento. Sprofonda in me...

Posted by Versi e prose in piena Libertà on Venerdì 17 luglio 2015

BRANO DI DACIA MARAINI

DACIA MARAINI


La bellezza non è qualcosa per cui si gareggia:
ciascuno ha qualcosa di bello da scoprire;
l’attenzione è la chiave della scoperta.


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POESIA DI GIBRAN KAHLI

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POESIA DI GIBRAN KAHLI

Vinicio Caposela

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Poesia di Octavio Paz

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ZEN

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Notte di Autori Anonimi






BRANO DI DACIA MARAINI

DACIA MARAINILa bellezza non è qualcosa per cui si gareggia: ciascuno ha qualcosa di bello da scoprire; l’attenzione è la chiave della scoperta. (a.t)

Posted by Versi e prose in piena Libertà on Mercoledì 15 luglio 2015

POESIA DI GIBRAN KAHLI

KAHLIL GIBRANMi dicono: -Se trovi uno schiavo addormentato, non svegliarlo, forse sta sognando la libertà. -Ed io...

Posted by Versi e prose in piena Libertà on Giovedì 16 luglio 2015

Vinicio Caposela

Blog Prima di tutto tu

Poesia di Octavio Paz

OCTAVIO PAZIl tuo nome nel mio nomeNel tuo nome il mio nomeUno di fronte all’altro uno contro l’altro uno intorno all’altroL’uno nell’altroSenza nomi.(a.t)

Posted by Versi e prose in piena Libertà on Giovedì 16 luglio 2015

ZEN

da Versi e prose in piena Libertà e Il Funambolo Due

Posted by Versi e prose in piena Libertà on Venerdì 17 luglio 2015

Notte di Autori Anonimi


E mentre la notteammantava di nerole illusioni di un sognoin altri spazi soltanto immaginatidue voci si...
Posted by Versi e prose in piena Libertà on Giovedì 16 luglio 2015

lunedì 15 giugno 2015

Celo gli abissi di MILLA FILIPPONE

Celo gli abissi
vivendo
nei miei tormentati mulinelli d'Aria.
Assalita spesso
da cuciture strappate
o da emozioni imbandite.
Sfoggio sempre l'ignoto
in quell'intima incoerenza
così inafferrabile
che mi dà la bellezza del vivere.

Milla Filippone



H. P. Lovecraft

H. P. Lovecraft

Gli uomini di più ampio intelletto sanno che non c’è netta distinzione tra il reale e l’irreale, che le cose appaiono come sembrano solo in virtù dei delicati strumenti fisici e mentali attraverso cui le percepiamo.

(f.g)

... un Sogno possibile!

... un Sogno possibile!


DANZARE IL SOGNO

Albert Camus, “Caligola”


Foto del diario
«Come tutti gli esseri senz’anima, non potete sopportare chi ne ha troppa. La gente sana detesta i malati. Chi è felice non può vedere chi soffre. Troppa anima! Che seccatura, no? Allora si preferisce chiamarla malattia: e tutti sono in regola, contenti».

- Albert Camus, “Caligola”

domenica 14 giugno 2015

DANZARE IL SOGNO di JAMIE SAMS


DANZARE IL SOGNO

Alle cinque della sera - di Franco Guglielmino

Alle cinque della sera - Ancora un Labirinto

Amico mio di un tempo
amico mio di sempre

le banderillas conficcate
dentro le nostre carni sono
gli unici simboli rimasi
di una stagione di eroi

ma adesso siamo noi
a correre nell'arena
aspettando che l'orologio
segni -le cinco della tarde-

e confidiamo nella pietà
dell'ultimo Minotauro
che non riesce più a godere
delle grazie delle vergini,
merce rara se non nel corpo
quanto nello spirito.

Ha gli occhi di fuoco,
l'ultimo ritrovato di nuove
lenti a contatto, regalo di
Arianna prima che si donasse
al suo disprezzo per l'ultimo sacrificio.

Ma adesso che ci ritroviamo
insieme
-alle cinco della tarde-
ci accorgiamo d'aver sbagliato
stagione
e la plaza de toros è buia.

Ci chiedi, con disperazione mal celata,
come potresti ritornare
nel tuo Labirinto a morire.

Ma non c'è più tempo,
domani farà mostra di te,
un cartello variopinto,
sul banco frigorifero
della più lussuosa bottega
di carne di Siviglia,
-Bistecche alla Fiorentina
Trenta Euro al kilo-

Per noi è peggio, amico mio,
non c'è speranza!

(franco)

Art.: Marco Fintina


Tributo all'arte di Alexander McQueen

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